Nella vita ho poche certezza ma una di questa è sempre stata la scatoletta del tonno. Amica fedele di tanti pranzi o cena fatti all’ultimo minuto, cucinata nei più disparati modi (insalate, paste, panini) non mi ha mai tradito, sarebbe degno elemento di un menù 3 stelle NGI.
Ebbene oggi alla veneranda età di 47 anni per la prima volta da quando apro scatolette di tonno(direi circa 37 anni), apro una scatoletta ed è vuota. VUOTA!
Morte nel cuore. Tutto potevo pensare ma non questa
Addio mito della scatoletta del tonno è stato bello finché è durato
P.S per chi lo chiederà la marca è mareblu la versione che non si sgocciola
Beh certo anche se prendendola in mano era strana, sai quando fai certe cose in modo istintivo? ecco presa in mano la guardavo come per dire “chi sei tu? non sei lei la mia solita scatoletta del tonno”. Una volta aperta mi è crollato il mondo
Posso capirti, mi è capitato di aprire una confezione di nastrine Mulino Bianco, e trovarne 5 all’interno, piuttosto delle canoniche e promozionalmente garantite 6; rimasi allibito, sconcertato ed offeso, ne aprii un secondo pacco ed anche in esso accatastate all’interno ne giacevano 4, capite, 4 piuttosto di 6, fu un’offesa imperdonabile. Mi attaccai al telefono al numero del servizio consumatori chiedendo spiegazioni, offrendomi di inviare materiale fotografico a comprova del misfatto, scalai progressivamente la catena gerarchica dell’azienda in un profluvio di spiegazioni, giustificazioni, codici identificativi del lotto in questione e promesse di riparazione del danno.
La settimana successiva ebbi la gradita sorpresa di ricevere un pacco voluminoso con 10 confezioni al suo interno a scopo di risarcimento per il danno subito ed una contrita mail di scuse da parte dell’azienda.
A me il tonno piace un sacco e sono della tua stessa scuola, ho smesso di mangiarlo in Estonia perché per comprare il Rio Mare (raro) devo accendere un mutuo e quello locale è paragonabile al cibo dei gatti.